lunedì 25 marzo 2013

sapevatelo! su panzaalvento channel


dice zerocalcare che l’accezione romana di ‘sti cazzi è l’unica, e figuriamoci se non sono d’accordo. 
peccato però che da quando io viva a milano e mi capiti di usarla (spessissimo, perché lo ‘sti cazzi è una forma mentis, una filosofia di vita, un manifesto programmatico) il più delle volte si ingenerino pericolosi equivoci, tanto più che lo 'sti cazzi è un concetto che viaggia di pari passo con quello del me cojoni, che da queste parti non gode di altrettanta popolarità (ed è un peccato). 
e allora, chiariamolo una volta per tutte, con un esempio pratico: 

- domani vado al mare 
- ‘sti cazzi (non me ne può fregare de meno) 

- domani vado al mare 
- me cojoni (beato te, se volevi farmi rosicare ci sei riuscito)

oh.

giovedì 21 marzo 2013

belle sorprese

si parlava di uno che ha il tuo stesso cognome e allora mi sei venuto in mente.
te, che non ti vedo da una vita, che eri in classe con me al liceo e mi davi i passaggi sulla tua vespa scalcinata, e andavamo insieme alle manifestazioni e ai concerti, e passavamo le ore al telefono a dettarci le versioni e a parlare delle nostre adolescenze inquiete e della maggica; te che eri grande e grosso e avevi la borsa di tolfa e le clark d’ordinanza, te in onore del quale il nostro compagno s aveva composto una delle sue poesie demenziali che a un certo punto diceva “più ti guardo e più mi dolgo, sempre sei unità del volgo”, te che mi chiamavi secca o scheletrino, te con il quale sul pullman della gita a venezia ci siamo ammazzati di abbracci e baci umidi, precursori pudibondi di quello che adesso chiamano “friends with benefits”.
chissà che fine hai fatto, mi chiedo, e allora mi avvalango su gugol e vengono fuori un sacco di foto tue, adesso ciai il corpaccione un po’ appesantito e i capelli brizzolati, ma la faccia da paraculo è sempre la stessa, e anche gli occhi da buono e il sorriso sornione sono sempre uguali.
sono contenta che tu stia bene e sia riuscito a trasformare una tua grande passione in un lavoro vero, mi sembri felice e sorrido. 

poi, proprio sotto una foto con la tua faccia, scopro che sei morto pochi mesi fa, e mi ritrovo lì a fissare la foto, maledire gugol e il destino cinico e baro e ripetere come un mantra più ti guardo e più mi dolgo sempre sei unità del volgo, più ti guardo e più mi dolgo sempre sei unità del volgo, più ti guardo e più mi dolgo sempre sei unità del volgo....

giovedì 14 marzo 2013

se tanto mi dà tanto

se è vero che, come scrivono tutti, il papa a buenos aires viaggia regolarmente in subte - esperienza che mi ha segnato indelebilmente - io, da uno così temprato e avvezzo alla pugna per la sopravvivenza, mi aspetto grandi cose.

giovedì 7 marzo 2013

belle notizie

aho', sarò cinica e scostumata, ciavrò il cuore peloso e petrigno,  ma a me oggi l'ompeiggg del corriere m'ha fatto tanto ride


lunedì 4 marzo 2013

è successo nel week end

sono andata a vedere il don giovanni, di con su per tra fra filippo timi, e mi sono molto divertita. la cosa più bella sono state le donne del pubblico: una torma di baccanti scatenate con certi ormoni imbizzarriti che manco al concerto degli spandau ai tempi d’oro ne ho visti di così in tempesta.

sono andata a vedere anna karenina, e keira scucchietta knightley in tutto il film ci dona due sole espressioni: con la veletta e senza veletta.

il mio capitano è entrato nella leggenda, ma per me ce stava da mo’.