siccome pare brutto
astenersi, decido di cimentarmi nel tour in bicicletta del waterland district,
insieme a un manipolo di perfetti sconosciuti: quattro maschi canadesi sui
45/50 che fanno gli splendidi con qualsiasi forma vivente di sesso femminile;
tre ragazze danesi; una famiglia giapponese (padre sorridente, madre sorridente
con cappello di paglia a tesa larga, figlio piccolo sorridente che diventa
subito la mascotte del gruppo, figlia bellissima non sorridente, modello
adolescente inquieta uscita pari pari da un romanzo di murakami); maritoemoglie
americani sui 50, abbigliati come se dovessero affrontare la crono al giro
d’italia ma che vanno subito in crisi con il freno a retropedale e che
riusciranno a perdersi a 200 metri dal posto in cui dobbiamo riconsegnare le
bici.
35 km in mezzo a canali,
mulini a vento, prati verdissimi, pecore e mucche, sotto un sole a picco.
vabbè, ma tanto qui è tutta pianura, non si fatica. col cazzo! non ci sono le
salite ma c’è il vento che naturalmente, qualsiasi direzione si prenda, soffia
spietato contro te e la tua bici e costringe il tuo ginocchio disastrato a
sforzi titanici. e ho pure pagato. però, vuoi mettere la soddisfa quando scendi
dalla bici?
E brava la nostra Tellurica. Ora ti aspetta la Martesana...
RispondiEliminaper la martesana ho già dato, più e più volte....
Elimina;-)
Beh, allora, già esperta, ma non ti costa nulla ripetere...
RispondiElimina