né troppo caldo, né troppo freddo, temperatura ideale, e quando passi per via vittor pisani puoi fare finta di essere a sabaudia, invece che in un quadro di de chirico come ti succede d’inverno.
purtroppo però questo è anche il periodo dell’anno in cui le strade pullulano, oltre che dei consueti automobilisti incarogniti, di categorie che io, se fossi capo del mondo, non esiterei a sterminare e fra le quali spiccano:
- le cicliste svagate: esseri di sesso femminile, generalmente abbigliate in gonnelloni svolazzanti, a bordo di biciclette accessoriate con cestini sovradimensionati, rigorosamente di vimini, talvolta foderati di stoffa modello le dejeuner sur l’herbe; vanno a due all’ora, con andatura oscillante, perché nel loro intimo se pensano che stanno pedalando nei campi di lavanda in provenza, e non sulla circonvalla esterna.
- i ciclisti che “siccome vado in bici e non inquino, faccio quello che voglio”: sprezzanti della vita, vanno contromano per melchiorre gioia, pedalano a luci spente nella notte, passano col rosso e osano pure fare la faccia contrariata quando li sfanculi perché li eviti all’ultimo momento.
- gli scuteristi in andropausa: 40/50enni che, ormai a corto di testosterone, sublimano ricoprendosi di tatuaggi e acquistando lo scuterone che li fa sentire ancora ggiovani. la scelta del modello si restringe a due categorie: scuterone gigantesco che non passa fra una macchina e l’altra e sul quale siedono come se fossero assisi in trono, o scuter con tettuccio, una contraddizione in termini. in entrambi i casi, gli scuteristi in andropausa sono delle mine vaganti, delle schegge impazzite, anche perché guidano come cani drogati.
- le scuteriste frou frou: cianno sempre freddo e anche ad agosto le vedi con copertina, coprimanopole e parabrezza. siedono in pizzo in pizzo al sellino, viaggiano in mezzo alla carreggiata, non mettono le frecce, frenano in curva, si truccano ai semafori e la loro unica preoccupazione è intonare il casco a fiorellini col rossetto.
varie ed eventuali.
hai dimenticato solo 2 categorie:
RispondiElimina* gli slalomisti professionisti
* le scuteristetitubanti, che guidano coi mignolini all'insù, fisse a 20 all'ora rigorosamente in mezzo alla careggiata
cioè.
RispondiEliminai ciclisti hanno SEMPRE ragione.
se hanno una bici a scatto fisso, dippiù.
@kovalski: le scuteriste titubanti sono una sottocategoria delle scuteriste frou frou; quanto agli slalomisti professionisti, io ne faccio parte e me ne vanto ;-)
RispondiElimina@cinas: mi sei diventato un talebano, torna in te!
Il mio ideale ciclistico è l'energumeno che ringhia alle macchine, non slaloma, nè si infila nei pertugi, semplicemente passa sopra le macchine ferme in colonna. Quanto agli/alle scuteristi/e pensa che in fondo, se usano un motore, non sono veri uomini/donne. Pensa che i marciapiedi sono riservati ai pedoni, che la strada è anche sua (visto che paga le tasse) e ha il diritto di poterla usare senza essere arrotato. E poiché è anche un po' ruffiano scrive che la (notare, a Milano si dice "la") Tellurica guida bene.
RispondiEliminaCic